domenica 5 agosto 2012

Dare i nomi (e i numeri). Ippa... parte 1

Questa storia che racconto ha molti attori, e io avrei molto da dire, ma è soprattutto la storia di Ippa.
E siccome è una storia molto lunga e complicata la spezzo almeno in due parti.
Perché è anche la storia di una grande amicizia, nata molti anni fa aspettando un traghetto a Venezia.
Avevo letto per caso l'annuncio di un micro-corso di illustrazione a Venezia, la docente era Kveta Pacoska, una delle figure più note e apprezzate nell'ambito dell'illustrazione per l'infanzia a livello mondiale.

Kveta Pacovska
Ero partito così, con la cartella dei miei disegni senza sapere bene cosa mi attendesse.
Il posto dove si teneva il seminario era molto bello, e la Pacoska era una donna che emanava una forza e un fascino fuori dal comune. Sembrava Marlene Dietrich pacificata con l'età e totalmente in armonia con sé stessa. E i suoi libri erano coloratissimi e magici.
Non ricordo molto del corso, una allieva tedesca bravissima e simpatica, una italiana stronzissima che, ahimé si è affermata (e di cui non farò il nome), ebbi dei seri dubbi sulla bontà dell'iniziativa, eravamo in troppi e il tempo a disposizione poco. Ma quei giorni servirono a rimettermi in gioco. Ricominciai a disegnare e a progettare storie e libri.
Se devo però pensare al dono più grande di quei giorni, quello è stato certamente Marcella.

Marcella
Su quel molo, mentre aspettavo di imbarcarmi con i miei compagni sconosciuti alla volta dell'isola di San Giorgio, c'era anche lei ad attendere. Ed è stata subito chimica.
Credo di essere stato io ad averle parlato per primo, forse le chiesi delle informazioni, sospettando fosse una degli altri allievi in attesa.
Poi le dissi che non avevo ancora trovato una sistemazione per la notte, e lei mi offrì ospitalità in una casa che aveva avuto in prestito da alcuni amici veneziani.
Naturalmente quando la sera mi presentai alla porta, mi attaccai al citofono, nessuno mi aprì e dovetti d'emergenza trovare un hotel.
Il giorno dopo ci rivedemmo e Marcella cadde dalle nuvole. Il citofono non funzionava, lei era a casa ad aspettarmi. 
La sera stessa, con accordi più chiari, mi trasferii da lei. Ed è stato forse quella sera stessa che conobbi il suo compagno, Biagio, che l'aveva raggiunta da Novara.
Marcella e Biagio. Diventammo amici e complici e il nostro rapporto dura ormai da tantissimo.
Finalmente, pochi anni fa, anche un progetto da fare insieme.
Arriva Ippa.
La strenna di Natale!
IPPA Un regalo di cuore
Giunti Editore

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